sabato 19 marzo 2011

Manes l'etrusco, alla conquista di Bologna

Il video che segue riproduce integralmente i comizi di Rosy Mauro, Angelo Alessandri e Manes Bernardini che ieri hanno dato il via alla campagna elettorale della Lega per le Amministrative a Bologna il 15 e 16 maggio prossimi.
Un modo per capire - senza filtri - che aria tiri veramente tra il popolo leghista in vista di un appuntamento importantissimo come quello bolognese.

Anche se resta ancora aperta la querelle col PDL - che rivendica per sé la candidatura di coalizione contro il il democratico Virginio Merola - la Lega ha ormai rotto ogni indugio: candidato sindaco del Carroccio sarà il consigliere regionale Bernardini (a cui oggi Repubblica Bologna dedicata un pezzo talmente benevolo da sembrare quasi un clamoroso endorsement - impossibile da credersi - del quotidiano di riferimento del centro-sinistra).

Bossi e Berlusconi, lunedì prossimo, proveranno a sbrogliare la matassa.
Qualunque sarà la decisione (ammesso che arrivi effettivamente all'inizio della prossima settimana), i mal di pancia tra i fratelli/coltelli di PDL e Lega non passeranno certo da martedì.
E potrebbero finire per condizionare pesantemente l'esito del voto per il centro-destra.

PS. Per chi non lo sapesse, il nome di battesimo di Bernardini è di origine etrusca.

2 commenti:

  1. Siamo alle solite ... e non riesco a capire (e con me altri) come possano far "breccia", ... eppure ...
    Discorsi retorici e populisti mischiati a problemi veri.
    Dichiarazioni di promesse mantenute (il federalismo - ma che federalismo è quello votato in questi giorni) e annunci "sconcertanti" (prima i Bolognesi) e "cazzate" (tutti devono pagare il biglietto dell'autobus - serviva un leghista per venire a dirmelo ?!? ma dai !!!).
    ... il nuovo che avanza ( ... e magari sono tutti ex militanti dei DS o del PCI) ...
    Il problema vero è che ... non c'è nessuno che controbatte; punto per punto, argomento per argomento.
    Il problema è che, a sinistra, si è persa la capacità di fare politica, di fare scelte strategiche chiare, di essere tra la gente per ascoltare, capire ma anche di educare, discutere.

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  2. Alla sinistra non mancano le idee, manca un progetto che le raccolga e le proietti verso un'idea di società condivisibile. Faccio spesso un esempio: wikipedia. Che non è fatta solo dalle centinaia di migliaia di voci che la compongono, ma da un chiaro progetto di "enciclopedia libera e collettiva, realizzata dagli stessi che ne fruiscono, strutturalmente open source, ecc. ecc.". Ecco, è questo che manca al PD, un progetto. Non le singole idee.

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