sabato 12 marzo 2011

Manes di lotta e di governo

Sono sempre più insistenti le voci che vedono il consigliere regionale e commissario della Lega bolognese, Manes Bernardini (occhio al sito, c'ha i suoi anni...), possibile candidato del centrodestra destinato ad opporsi al democratico Virginio Merola per la conquista della "rossa" Bologna.
Qualora arrivasse la designazione ufficiale (che verrà decisa a Roma, non qui in Emilia, perchè la Lega è per il federalismo e le autonomie locali...) pubblicheremo sul blog ampi stralci della lunga intervista realizzata a Bernardini per "Occupiamo l'Emilia".

Manes è certamente un ragazzo pacato e appartiene all'ala di governo della Lega.
Dovrà fare i conti però - in vista della battaglia elettorale - con la componente di lotta propria dell'ala dura del partito, che è poi quella che arriva direttamente alla pancia dei suoi elettori.

Ormai un classico, la Lega de lucha y de gobierno: un habitus riproposto almeno dalla prima esperienza nelle stanze del potere nel 1994. Un doppio registro, a Roma come a livello locale, che è ormai uno dei segni distintivi del partito, abilissimo a giostrarsi tra una variabile e l'altra a seconda delle convenienze.

Ecco perciò, su Repubblica Bologna, Manes dichiarare che non rinnega niente del suo partito (e ci mancherebbe) ma che il suo profilo di candidato punterà tutto su toni più tranquillizzanti: per arrivare alla poltrona di sindaco i leghisti duri & puri non basteranno. Bisogna rassicurare tutti i bolognesi, o almeno la maggioranza.
Insomma: Merola è avvisato, con Bernardini candidato, sarà battaglia vera.

"Un conto sono le battaglie del mio partito, la Lega Nord, e un conto è la campagna elettorale di un candidato sindaco: se toccasse a me il mio slogan sarebbe "Bologna, finalmente". Le mie caratteristiche sono la pacatezza e la chiarezza". Manes Bernardini, il commissario del Carroccio bolognese, in pole-position per la candidatura sotto le Due Torri, non rinnega le tante campagne shock della Lega Nord, e difende i messaggi affidati ai volantini. Ma distingue rispetto alla necessita di diffondere il suo profilo di candidato sindaco.


Manes Bernardini con Paolo Tomassone poco prima di essere intervistato per "Occupiamo l'Emilia"

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