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Internazionale in edicola questa settimana, il filosofo e psicanalista sloveno
Slavoj Žižek, spiega perché le richieste degli indignados, nostrani e non, vadano oltre la semplice critica radicale a
politiche errate nei confronti degli ormai famosi 99% (cioè tutti coloro che non sono parte di quell'1% che detiene la metà della ricchezza del pianeta), ma, citando Marx, centrano la questione che la "
libertà non dovrebbe essere riferita solo alla sfera politica, cioè a cose come le libere elezioni, l’indipendenza della magistratura, la libertà di stampa o il rispetto dei diritti umani. La vera libertà risiede nella rete “apolitica” dei rapporti sociali, dal mercato alla famiglia, dove la trasformazione necessaria per promuovere dei miglioramenti non è la riforma politica, ma un cambiamento nei rapporti sociali di produzione".
Elemento che, evidentemente, riannoda il filo rosso che lega proteste apparentemente tra loro distanti come quelle della primavera araba e i movimenti nati in Spagna o da
Occupy Wall Street.
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