sabato 17 dicembre 2011

Il caso non è chiuso

Giovanni Tizian è un giovane giornalista di origini calabresi, ma trapiantato da anni a Modena (e prossimo a salire ancora più a nord, direzione Torino, dove lavorerà per il mensile Narcomafie). Dopo essersi occupato a lungo di criminalità organizzata sulle pagine della Gazzetta di Modena e varie altre testate su carta e online, da pochissimo ha pubblicato per i tipi di Round Robin il volume "Gotica, (’ndrangheta, mafia e camorra oltrepassano la linea)", un'approfondita inchiesta giornalistica sul radicamento di mafia, camorra e 'ndrangheta "oltre la linea Gotica", insomma: al nord. Lo abbiamo incontrato in un gelido pomeriggio di dicembre al Parco della Resistenza di Modena, un luogo che non avrebbe potuto essere più simbolico per una storia come quella di Giovanni, segnata dalle origini dalla violenza del potere criminale, ma anche dal riscatto di chi ha scelto di non piegarsi a quella violenza contrastandola attraverso uno strumento nobile come quello del giornalismo d'inchiesta.

Dall'incontro è nata una lunga chiacchierata raccolta nel video che segue, che ripercorre la vicenda personale (intrecciata indissolubilmente con quella professionale) di Giovanni: una vicenda che è emblema e simbolo di un Paese migliore, di un'Italia forte e determinata che sulla dignità e il coraggio fonda la propria voglia di riemergere dal fango in cui il crimine, punta dell'iceberg di tutto ciò che è malaffare qui da noi, vorrebbe costantemente spingerla.
Nell'interesse di pochi, a danno dei molti.






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