mercoledì 22 dicembre 2010

Emendamenti moderni

La vicepresidente del Senato, la leghista Rosi Mauro (da qualche mese, tutor della Lega emiliana) sente vicine le vacanze di Natale. Dopo tanto lavoro, tutti hanno diritto a un po' di ferie

martedì 21 dicembre 2010

EppiKrizmazTolau

Rigorosamente fatto in casa, come una buona vecchia torta della nonna.


venerdì 17 dicembre 2010

Chel lì, l'è un terùn!

Gli spot di Telepadania con i parlamentari leghisti che invitano a non pagare il canone Rai, fan sinceramente ridere (come se poi la Lega "di governo", in Rai non ci fosse pure lei).

A qualcuno è venuto in mente di realizzare questo viral video che gli spot delle Alpi, li ciapa - giustamente - pal cul.

giovedì 16 dicembre 2010

Niente carri armati su Cesena, stasera

La serata cesenate, salta.
Per neve.
E' Natale, e ci sta.
Ci si vede in quelle lande a gennaio.

Come si scrive Feisbuc in padano?

Fino a qualche tempo fa, a girar per siti padani, la Lega passava sempre per antidiluviana nell'utilizzo del mezzo.
D'accordo essere popolari, ma si esagerava (per dire: lo standard era un po' questo).
Ultimamente invece, il partito sembra aver deciso (capito?) che insomma, per facilitare la comunicazione, il web non è poi così malaccio.
Così così il sito ufficiale del Carroccio, un po' pasticciato ma comunque vivo il sito del quotidiano: ma son pur sempre passi avanti.

Adesso in via Bellerio qualcuno deve essersi veramente gasato: arriva addirittura il Feisbuc padano. Partenza prevista: febbraio 2011.

Ovviamente non sappiamo se l'iniziativa parte dal partito o semplicemente da qualche simpatizzante (più probabile la seconda ipotesi), però la curiosità di vedere il risultato finale è tanta. Soprattutto perché il nuovo social network promette anche una versione inglese e una in "lingua padana". Già, ma quale tra i 3000 dialetti del Nord?

Vabbé, chi vivrà vedrà. Naturalmente fatta salva l'ipotesi che - visto il dominio (altervista) - si tratti di un bel viral joke, uno scherzo virale.
E chissà chi se la ride alle spalle dei tanti ingenui internauti.

mercoledì 15 dicembre 2010

Quei mal di pancia per Silvio

E' una cosa che abbiamo  più volte riscontrato durante il nostro viaggio per realizzare "Occupiamo l'Emilia": in Lega, tra i militanti, è sempre più mal digerita l'alleanza con Berlusconi.
Così come, sia in Emilia che Romagna il Pdl viene percepito ormai più come un competitor che come un alleato più o meno affidabile.

E il "caso Russotto", scoppiato ieri a Novellara (RE) dopo il voto di fiducia al governo Berlusconi, conferma l'insofferenza crescente.

Orazio Russotto, dirigente storico della Lega (è stato capogruppo in consiglio comunale, ex-commissario provinciale ed ex-membro del direttivo nazionale), si è tolto il fazzoletto verde e ha abbandonato il partito: «Come può un partito che nasce sulle macerie di Mani pulite essere il primo alleato di Berlusconi e collocarsi nel centrodestra? Che bella la Lega di un tempo, che non era nè di destra né di sinistra ma intransigente sui princìpi», ha spiegato l'ormai ex esponente del Carroccio.

In un articolo pubblicato su ItaliaOggi - Fuga per la vittoria - si fa il punto sui vari sommovimenti più o meno sotterranei di questa stagione della Lega emiliana.
Con l'immancabile citazione del nostro film, ormai riferimento imprescindibile quando si parla del fenomeno.

sabato 11 dicembre 2010

Occupiamo Cesena (con i carri armati di plastica...)



I primi carri armati di plastica sono spuntati agli angoli delle vie di Cesena pochi giorni fa. Le decine di micro-cingolati sparsi in città, però, più che preoccupazione hanno suscitato curiosità.
Chi c'è dietro questa occupazione "di plastica"? Tante ipotesi: un nuovo gruppo politico "vicino ai futuristi"? Ex partigiani (come sembrava indicare il gruppo nato su Facebook)?
Oggi, finalmente, il mistero è stato svelato: l'invasione dei carri armati è un'idea del Pd locale, in vista della proiezione di "Occupiamo l'Emilia" in programma in città giovedì 16, a cui parteciperemo noi (gli autori del film) e Pippo Civati, consigliere regionale lombardo del Pd.
Un'avanzata "simbolica", quindi, per scongiurare (sorridendo) quella vera dei leghisti che potrebbe prendere forma alla prossima tornata elettorale.
Ci vediamo giovedì!

mercoledì 1 dicembre 2010

Il Monicelli fumettaro

Su Exibart, un articolo dedicato al fumetto di Massimo Bonfatti tratto da una sceneggiatura originale di Mario Monicelli, "Capelli lunghi".

Un lavoro dal quale è nato il progetto di realizzare un mediometraggio al quale stiamo lavorando noi delle Officine Tolau.


Mario Monicelli in un'immagine di IschiaFilmfestival

Bossi: "Silvio accoltellato alle spalle dagli Usa" (che studiano l'avanzata leghista attraverso "Occupiamo l'Emilia"...)

Il nostro documentario è stato di nuovo segnalato sulla stampa nazionale. Sul Corriere della Sera di oggi Marco Cremonesi, uno tra i più acuti osservatori politici in ambito giornalistico, pubblica un articolo in cui si dà conto della solidarietà di Umberto Bossi a Berlusconi all'indomani della pubblicazione dei dispacci diplomatici riservati da parte di Wikileaks. Il vero mistero per gli americani, però, rimane proprio il Senatùr. Scrive infatti Cremonesi: 

"Eppure, per gli americani, il capo padano resta sempre qualcosa di difficile da decifrare. Al punto che il mese scorso il consolato di Milano ha invitato per uno scambio di vedute e una proiezione riservata gli autori di «Occupiamo l`Emilia», il documentario sulla penetrazione del verbo leghista nella roccaforte rossa. E non è raro il vedere tra il pubblico dei comizi del capo padano l`incaricato dell`ambasciata Usa".

martedì 30 novembre 2010

Volevamo i capelli lunghi di Monicelli

Anteprima della prossima produzione delle Officine Tolau: il racconto del film che Mario Monicelli non poté mai realizzare. Un soggetto della seconda metà degli anni sessanta scritto dal maestro della commedia all'italiana poi diventato un fumetto illustrato da un grande autore: Massimo Bonfatti. E un libro, scritto dal giornalista Franco Giubilei, che racconta la storia di questo film mancato, e delle immagini a fumetti che gli hanno dato comunque vita.

domenica 28 novembre 2010

Ritratti modenesi. Niranjana Fidelis

Interviste con la (piccola) storia. Ritratti sentimentali di persone e personaggi per raccontare una città che cambia, nella sua geografia e nella sua gente.

venerdì 26 novembre 2010

Massimo Bonfatti, intervista sul fumetto

Questo video non avrebbe dovuto esser realizzato. Ma, una volta conclusa un'intervista per un altro progetto a Massimo Bonfatti (Bonfa), uno dei maestri del fumetto umoristico italiano, la telecamera è rimasta accesa. Ne è risultata una chiacchierata sulla sua arte, sul fumetto e tante altre sturiellet.


martedì 23 novembre 2010

La Lega dei cittadini



Gian Francesco Menani, vicesindaco ed assessore alla sicurezza del comune di Sassuolo, recentemente assurto agli onori della cronaca per aver definito gli immigrati islamici "ciucciadatteri" in un suo intervento su Facebook, spiega le ragioni del successo del Carroccio nella capacità del partito di "non lasciare i cittadini soli a se stessi", sul modello di quello che un tempo era il vecchio PCI.

giovedì 11 novembre 2010

A furor di popolo - il trailer

Dopo "Occupiamo l'Emilia", il trailer del secondo docufilm delle Officine Tolau "A furor di popolo" - dedicato al Movimento 5 Stelle di Beppe Grillo - commissionato da Pippo Civati per conto del Partito Democratico.

martedì 9 novembre 2010

Perchè a Medesano, nel parmense, un cittadino su tre vota Lega


Il consigliere regionale della Lega Nord Roberto Corradi spiega perché nel suo paese, Medesano in provincia di Parma, alle ultime regionali il Carroccio ha raggiunto percentuali superiori al 30%.

The young Lions?

A conclusione di "Prossima fermata Italia", gli interventi di Matteo Renzi e Pippo Civati.





domenica 7 novembre 2010

Prossima fermata Italia

L'iniziativa promossa a Firenze dai giovani del Partito Democratico: "Prossima fermata Italia".
La diretta su Facebook.

L'ingresso della Stazione Leopolda


All'interno della stazione


Il parterre



Matteo Renzi durante un'intervista sul palco


Matteo Renzi e Pippo Civati


Sul palco


Sala stampa. Paolo Tomassone con alcuni colleghi dell'APcom


Sergio Staino sul palco

lunedì 1 novembre 2010

Ce l'abbiamo dura. La zucca.

Pecorara (PC), 31 ottobre 2010. Giulio Tremonti è generoso. Dopo aver ispirato, un anno fa, il titolo del nostro primo film sull’avanzata della Lega nella “terra rossa” («Qualcuno ha detto “Andiamo in Lombardia”. No, occupiamo l’Emilia» e giù a ridere) ieri sera alla Festa della zucca di Pecorara ha liberato l’ironia che serba in pancia. «Passavo di qua per caso, ho visto un po’ di gente… Quando parla Bossi parla solo Bossi. Io so che la polenta è buona, l’ora è tarda ed entrando mi hanno detto “parla di politica”: no, tra una zucca e l’altra anche quest’anno siamo qua alla festa della zucca. E l’unico messaggio politico che possiamo dare è che abbiamo la zucca dura».

Il ministro dell’economia siede al tavolone riservato per i “big” del Carroccio. Di fianco ci sono Umberto Bossi (e qualche bottiglia di Coca Cola), il parlamentare europeo Mario Borghezio, il governatore del Piemonte Roberto Cota, il vice presidente del Senato – e ora anche “commissario” dell’Emilia-Romagna Rosy Mauro e Angelo Alessandri, segretario della Lega Emilia. Poco più in là il parlamentare piacentino Massimo Polledri e il consigliere regionale Stefano Cavalli. Manca solo il “Trota” che Halloween – ops il Capodanno Celtico – ha deciso di festeggiarlo da qualche altra parte, meno amena, della Padania.

A questa Festa della zucca, nell’appennino piacentino, non potevamo proprio mancare, anche se in veste non ufficiale e senza telecamere. Ma sempre da cronisti, per l’APCOM. Nel gruppetto – oltre a La7 e la Rai – il mitico Marco Cremonesi del Corriere della Sera, Rodolfo Sala di Repubblica e la geniale e spumeggiante Luisa Gallignani dell’Ansa (che ha lanciato per prima il nostro film-documentario il 1 settembre 2010).

Pecorara è un piccolissimo comune agricolo (poco più di 800 abitanti) nella Val Tidone. Tutti gli anni piove. Tutti gli anni nel capannone - ex sede del Consorzio Agrario - si accalcano centinaia di militanti e dirigenti leghisti dell’Emilia, per mangiare un po’ di polenta e ascoltare il Boss. Anche questa volta è così.

Prima, alle 19, una messa nella parrocchia del paese per i leghisti-cattolici. Poi la benedizione del parroco don Angelo Villa ad una formella di ceramica raffigurante San Giorgio, co-patrono delle Padania, simbolo dell’unione dei principi cristiani.
E verso le 20, all’arrivo di Umberto Bossi, il via ufficiale alle danze, tra piatti fumanti di tortelli di zucca e la musica di piffero, fisarmonica e musa appenninica. Ecco il menù: polenta con cinghiale, gorgonzola (polenta e zola) e funghi; tortelli di zucca con il burro; affettati misti; pane; qualche bottiglia di acqua e “rosso” a fiumi.

«Fratelli vi devo dire che sto benissimo fisicamente. Più dicono che sto male più io sto bene» dice ridendo Bossi, mentre qualcuno comincia col solito slogan “Padania! Libera!”. Così comincia la notte delle streghe, che guai a chiamarla Halloween. Qui è la Capalbio del centrodestra, come qualcuno la definisce già da un po'. Il Senatùr, come sempre, si sente libero di inviare messaggi un po’ a tutto il mondo.

Ieri sera ha ri-giurato fedeltà a Silvio Berlusconi, ma gli ha dato anche del “pirla” per dirla alla milanese. Non lo perdona, per esempio, per la telefonata fatta in Questura a Milano nel caso della giovane marocchina Ruby: «Doveva essere un po' più furbo, quella telefonata poteva farla fare ad un altro. Mi pare che non ci sia niente di penale. Però è chiaro che Berlusconi poteva farla fare ad un altro… chiamava me, chiamava Maroni... È meglio non farla quella scelta lì».
Raccomandazioni – sussurrate – anche alla gentilissima presidente di Confindustria Emma Marcegaglia che considera l'Italia un paese bloccato. «Emma, quando c'è difficoltà è inutile che aggiungi difficoltà a difficoltà».

E poi avanti col federalismo che «si fa entro gennaio», con i «concorsi truccati» dai terroni, con il governo tecnico che è solo fumo negli occhi per chi «vuole veramente rendere il paese e gli italiani liberi».
La Festa della zucca dura tutta la notte. Ma noi, in questa pozza d’acqua, ci stiamo meno. Due note: l’intervista a Bossi con annessa doccia di Luisa Gallignani e il siparietto in bagno di Tremonti. Mi spiego meglio. La collega dell’Ansa, un vero esempio di dedizione al lavoro, è stata cinque minuti con il registratore verso il leader della Lega per non perdersi nemmeno una parola… peccato che il gazebo sopra di lei fosse bucato e che piovesse da circa 10 ore.

Il ministro dell’Economia, invece, ci ha fatto una sorpresa mentre cercavamo di “sbobinare” le dichiarazioni di Bossi, in piedi, nell’antibagno (di campagna) largo circa un metro quadro. Tremonti con le sue guardie del corpo ha dovuto fare la pipì con in sottofondo la crisi di governo, il Ruby-gate, il Federalismo e il celodurismo… della zucca. Ah, poi voleva pure fregarmi l’ombrello… per errore.

Paolo Tomassone




Luisa Gallignani dell'Ansa

Marco Cremonesi del Corriere della Sera e Rodolfo Sala di Repubblica