E' una cosa che abbiamo più volte riscontrato durante il nostro viaggio per realizzare "Occupiamo l'Emilia": in Lega, tra i militanti, è sempre più mal digerita l'alleanza con Berlusconi.
Così come, sia in Emilia che Romagna il Pdl viene percepito ormai più come un competitor che come un alleato più o meno affidabile.
E il "caso Russotto", scoppiato ieri a Novellara (RE) dopo il voto di fiducia al governo Berlusconi, conferma l'insofferenza crescente.
Orazio Russotto, dirigente storico della Lega (è stato capogruppo in consiglio comunale, ex-commissario provinciale ed ex-membro del direttivo nazionale), si è tolto il fazzoletto verde e ha abbandonato il partito: «Come può un partito che nasce sulle macerie di Mani pulite essere il primo alleato di Berlusconi e collocarsi nel centrodestra? Che bella la Lega di un tempo, che non era nè di destra né di sinistra ma intransigente sui princìpi», ha spiegato l'ormai ex esponente del Carroccio.
In un articolo pubblicato su ItaliaOggi - Fuga per la vittoria - si fa il punto sui vari sommovimenti più o meno sotterranei di questa stagione della Lega emiliana.
Con l'immancabile citazione del nostro film, ormai riferimento imprescindibile quando si parla del fenomeno.
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