martedì 22 marzo 2011

Pd-Movimento 5 Stelle: prove (turbolente) di dialogo

Pippo Civati e Giovanni Favia alla Sala di Città a San Lazzaro di Savena (Bo) ieri sera

Mettiamola cosi: se il successo di una serata si misura dalla presenza del pubblico, ieri sera a San Lazzaro di Savena (Bo) è andata benissimo, perché c’era così tanta gente che alcuni non hanno trovato posto a sedere. Però le cose vanno chiamate con il loro nome, e quindi ecco qui: più che un dibattito politico, è stato un regolamento di conti tra grillini ed ex grillini, con il Pd locale in affanno a cercare  di riportare la barra sulla discussione, ma costretto suo malgrado in alcuni momenti  a fare da tappezzeria.

Il Pd di San Lazzaro, che due settimane fa ci aveva invitati a proiettare Occupiamo l’Emilia, ha fatto il bis organizzando alla Sala di Città la proiezione del nostro documentario “A furor di popolo”, dedicato al Movimento 5 Stelle. Al tavolo dei relatori Marco Macciantelli, sindaco di San Lazzaro di Savena (Bo),  Pippo Civati – committente del documentario, in qualità di responsabile del Forum nazionale del Pd “Nuovi linguaggi e nuove culture”-  e Monica Fontanelli, ex attivista del Movimento 5 Stelle. Insomma, un’occasione importante per mettere Pd e grillini a confronto sui temi sollevati dal documentario: costi della politica, ambiente, connettività, per citare i “soliti noti”. Anzi, per dirla meglio: un’occasione unica, dato che grillini e Pd sostanzialmente non dialogano. 

Pippo Civati, in particolare, ha le idee chiare: dialogare, provare ad individuare aree di intesa politica, perché – sgrossando la questione – dall’altra parte c’è il signor B, che è un avversario comune a Pd e grillini e va sconfitto alle prossime elezioni. Limitando, per quanto possibile, le frammentazioni a sinistra. E invece, purtroppo, la serata vira subito verso il precipizio quando Monica Fontanelli rovescia sul tavolo tutta la delusione maturata verso gli ex colleghi del Movimento 5 Stelle, spiegando che il movimento è in realtà una casta, che decidono in pochi, che sono peggio degli avversari che dicono di voler combattere, che non c’è democrazia interna ecc…, come peraltro dichiarato pubblicamente in una lettera alcuni mesi fa. E ricorda anche le centinaia di messaggi e mail di insulti ricevuti dopo la pubblicazione della stessa. 

I grillini in sala, guidati dal consigliere regionale Giovanni Favia, replicano con il registro del sarcasmo, con applausi scroscianti agli interventi di Monica Fontanelli e degli altri fuoriusciti dal Movimento 5 Stelle, tra cui Valerio D’Alessio, che si becca del “venduto per 30 denari all’Italia dei Valori”.  Fontanelli e Favia, organizzatissimi, per tutta la sera dirigono le rispettive claque, mentre  Civati prova a mettere in campo le questioni concrete: la decisione del Pd di rivedere la propria posizione sugli inceneritori, il no al nucleare, terreni su cui potrebbero nascere ipotesi di lavoro comune. Anche Macciantelli ci prova, ma la prende sempre un po’ troppo alla larga e il pallino torna ai duellanti.

Su una cosa grillini ed ex grillini sono accomunati: la propensione a parlare col ditino alzato per impartire la lezioncina, ma non sempre funziona, come – ad esempio - quando rimproverano al Pd i costi della politica. Tema che irrita il segretario dl Pd di San Lazzaro, Giacomo Landi, che ricorda che in alcuni casi l’attività politica porta addirittura a rimetterci. Ma il tema solletica anche altre persone tra il pubblico. Alcune, tra queste, intervengono per ricordare la loro militanza “a costo zero”, per sottolineare che esistono ancora individui che fanno politica per passione.
Favia, lapidario, nel suo ultimo intervento chiude la porta a ipotesi di dialogo con il Pd. Macciantelli, dal canto suo, replica con un’arringa per ricordare i confini del grande progetto democratico del Pd, suggerendo – senza dirlo – che lì dentro c’è spazio anche per le istanze del Movimento 5 Stelle. 
Per Civati, infine, una serata in cui far scorta di stimoli da spendere nella campagna elettorale a Milano, dove il candidato del centrosinistra, Giuliano Pisapia dovrà vedersela, oltre che con Letizia Moratti, anche con il grillino Mattia Scalise. O con Scalise si potrà provare a dialogare? Pippo pensa che sarebbe meglio almeno provarci.

Il pubblico alla Sala di Città
Marco Macciantelli e Pippo Civati


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