mercoledì 14 dicembre 2011

Il contestatore conquista la copertina

La copertina del celebre settimanale americano Time, che ha nominato the protester, il contestatore, person of the year 2011 (qui, l'articolo che spiega la scelta).
Quasi una evoluzione della "persona dell'anno 2006", quel YOU che rappresentava tutte le persone in grado di dare, grazie al web, alla propria presenza individuale una dimensione globale. Una celebrazione dell'User generated, dei contenuti generati dagli utenti, che rendevano questi ultimi protagonisti, non comprimari, nell'uso e nell'evoluzione della rete ormai definita web 2.0. Mettiamola così: a distanza di 5 anni da allora, quegli stessi si sono un po' incazzati. Quella massa fluida è stufa di "generare realtà" mentre a trarne i benefici sono sempre le solite oligarchie al potere, finanziario o politico. E il contenuto generato per il 2011 si chiama "protesta".


Tutte le 85 copertine di fine anno della rivista dal 1927: con Stalin, Gandhi, Jeff Bezos, Hitler, Tu, due Papi, alcuni dimenticati e Zuckerberg.

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