martedì 6 dicembre 2011

Manifesto della rivolta degli indignados

Su Actualutte, la Dichiarazione di sovranità popolare elaborata nell'ottobre scorso. Di seguito la traduzione in italiano:

Noi, popolo del mondo, riuniti nell'Assemblea Continentale di Bruxelles (ottobre 2011), dichiariamo quanto segue:

Più volte nella storia dell'umanità, la società si è confrontata con la necessità di cambiamenti, ma mai, fino ad ora, questo cambiamento è stato tanto imperativo quanto lo è oggi.

La nostra società, così come è oggi, è insostenibile. Lo sfruttamento vorace delle risorse naturali e degli esseri umani hanno creato profonde ineguaglianze: di ricchezza, di libertà e di opportunità per le diverse popolazioni del pianeta. Ciò ha prodotto conflitti e condannato una grande parte dell'umanità alla povertà e alla fame. Ha inquinato i nostri fiumi, le nostre terre, l'aria fino allo spazio e ha prodotto un pericoloso cambiamento climatico. E tutto questo solo per l'interesse e il beneficio di qualcuno, di pochissimi.

Noi accusiamo la cultura di avarizia.
Noi accusiamo l'economia dei rifiuti.
Noi accusiamo l'esistenza delle frontiere.
Noi accusiamo il sistema finanziario globale (e tutte le imprese e le istituzioni che lo sostengono) di essere responsabile del deterioramento del nostro pianeta e della maggioranza delle specie che lo abitano.
Noi l'accusiamo di mettere un'ingiusta ipoteca sulle vite dei nostri figli.
Noi l'accusiamo di mettere in pericolo la sopravvivenza della specie umana.
Noi, la gente, esigiamo un mondo sostenibile e abbiamo fede nella capacità umana di raggiungerlo.
Noi esigiamo un mondo nel quale gli individui e le comunità possano essere autosufficienti nelle loro necessità primarie, acqua, alimenti ed energia.
Noi esigiamo che ogni persona possa utilizzare i suoi talenti per il proprio beneficio personale e nell'interesse della società intera.

Noi crediamo nel talento umano.
Noi crediamo a un uso della tecnologia a fini pacifici e per il bene comune.
Noi crediamo nel libero scambio delle informazioni e del sapere.
Noi crediamo al libero accesso all'eredità culturale dell'Umanità.
Noi crediamo che i valori umani non si possano esprimere in termini economici.
Noi, il popolo, reclamiamo il nostro diritto alla vita.
Noi, il popolo, reclamiamo il nostro diritto alla libertà.
Noi, il popolo, reclamiamo il nostro diritto alla ricerca della felicità.
L'attuale forma di governo è diventata distruttrice di questi principi e dunque è nostro diritto, nostro obbligo, di riformarla o abolirla
Noi, il popolo, reclamiamo la sovranità popolare.

Noi, facciamo appello a tutte le persone del mondo:
  • a resistere pacificamente attraverso la disobbedienza civile
  • a occupare gli spazi pubblici
  • a riunirsi in assemblea
  • a partecipare al governo
  • a liberare la creatività di ogni individuo e a utilizzare la nostra intelligenza collettiva per affermare le basi del mondo che vogliamo per noi e la nostra discendenza.
Noi siamo il popolo.
Noi abbiamo la forza per raggiungere il nostro obiettivo.


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