Il secondo "remix" a "Quei pazzi sulle nuvole parlanti" dedicato all'iniziativa della Comixcomunity, "Don Camillo e Peppone per la ricostruzione – 100 fumettisti per 100 mattoni". Cento disegnatori di fumetti hanno realizzato un'illustrazione su di un mattone. Ogni mattone, metafora della ricostruzione, è un'opera unica e irripetibile messa in vendita per raccogliere fondi da destinare alle persone colpite dal terremoto in Emilia del 20 e 29 maggio.
sabato 7 luglio 2012
Quei pazzi sulle nuvole parlanti. Remix 2: 100x100
Il secondo "remix" a "Quei pazzi sulle nuvole parlanti" dedicato all'iniziativa della Comixcomunity, "Don Camillo e Peppone per la ricostruzione – 100 fumettisti per 100 mattoni". Cento disegnatori di fumetti hanno realizzato un'illustrazione su di un mattone. Ogni mattone, metafora della ricostruzione, è un'opera unica e irripetibile messa in vendita per raccogliere fondi da destinare alle persone colpite dal terremoto in Emilia del 20 e 29 maggio.
venerdì 6 luglio 2012
Quei pazzi sulle nuvole parlanti. Appendice 1
mercoledì 4 luglio 2012
Quei pazzi sulle nuvole parlanti
sabato 30 giugno 2012
La badante ucraina incoraggia i terremotati italiani: "Tornate dentro casa, lì c'è la libertà"
venerdì 20 aprile 2012
Tutto esaurito, tra media e salute mentale
Alla fine, per noi Tolau un graditissimo regalo da parte di un musicista presente all'incontro: Manto ci ha donato una copia a testa del suo album "Tutto esaurito". Qui di seguito un assaggio:
mercoledì 18 aprile 2012
La Lega Nord invade(va) l'Emilia
domenica 8 aprile 2012
Le immagini di Giovanni Tizian non sono di La7. Sono di tutti
Semplice: perché non erano immagini de La7, erano nostre. Anzi, erano - e sono tutt'ora - di tutti, perché questa è la nostra scelta.
Riepiloghiamo rapidissimamente questa storia, che secondo noi è paradigmatica di un certo modo (sbagliato, oltre che sorpassato) di intendere il copyright su web.
Il 16 dicembre 2011 noi, le Officine Tolau (Paolo Tomassone, Stefano Aurighi, Davide Lombardi), intervistiamo Giovanni Tizian, giornalista e amico, che da qualche giorno ha pubblicato il libro-inchiesta "Gotica - ’ndrangheta, mafia e camorra oltrepassano la linea". Registriamo una lunga intervista a Modena, al parco della Resistenza, che pubblichiamo (insieme a 3 foto scattate da Davide Lombardi durante le riprese) sul nostro blog e sul nostro canale Youtube il 16 dicembre con il titolo "Il caso non è chiuso".
Circa un mese più tardi, l'11 gennaio 2012, la Gazzetta di Modena pubblica una notizia che non avremmo mai voluto leggere: Giovanni Tizian, minacciato per i suoi articoli, è costretto vivere sotto scorta. La notizia, terribile ed angosciante, è ripresa per giorni da tutto il sistema dei media.
Quasi tutti i tg nazionali e locali e un'infinità di siti web riprendono ovviamente la nostra intervista, che hanno trovato sul web e che era di fatto l'unico materiale disponibile. Alcuni lo fanno citando la fonte, la maggior parte non lo fa. La foto diventa addirittura immagine ufficiale della campagna "Io mi chiamo Giovanni Tizian".
A noi tutto questo fa molto piacere, per un motivo: siamo per la licenza "Creative Commons", cioè autorizziamo gratuitamente il riutilizzo di tutti i nostri materiali (chiedendo solo di citare la fonte) perché riteniamo che la libera circolazione delle notizie sia una ricchezza per tutti. Tanto più in un caso così drammatico come quello di Giovanni Tizian. E' vero, molti non citano la fonte. Pazienza, capita.
Ma qualche settimana fa la cosa si fa paradossale. Riceviamo questa mail da YouTube:
"Gentile OfficineTolau, il tuo video "il caso non è chiuso" potrebbe includere contenuti che sono di proprietà di/concessi in licenza da La7, ma è ancora disponibile su YouTube [...]"
La cosa ci fa ridere, naturalmente, visto che le immagini sono nostre e sono - per nostra precisa volontà - utilizzabili da chiunque.
In tempi rapidi inviamo a Youtube le nostre 'controdeduzioni', spiegando (indicando i link) che le immagini sono nostre, anzi, di tutti vista la nostra decisione di indicare la licenza "Creative Commons", mica di La7. Pochi giorni più tardi, arriva una seconda mail da Youtube:
"Gentile OfficineTolau, La7 ha esaminato la tua contestazione e ha abbandonato il suo reclamo per violazione del copyright sul tuo video "il caso non è chiuso".
Il messaggio di Youtube chiude la vicenda (e ci mancherebbe altro), ma lascia aperta la questione di fondo: Ha ancora senso in piena epoca web che le immagini siano soggette a copyright?
domenica 19 febbraio 2012
Carletto e il principe dei mostri
venerdì 10 febbraio 2012
Trenitalia, neve: Leggendario botta-risposta tra giornalista e pendolare
giovedì 2 febbraio 2012
La felicità del pendolare sotto la neve
sabato 28 gennaio 2012
I leghisti e l'idiozia politica: la conferma della tesi di Lynda De Matteo
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Lynda De Matteo |
Senza scomodare i ricorrenti roghi dei libri nel corso della storia, si può tranquillamente affermare che mai come in questo caso il titolo di un saggio coglie nel segno. Noi delle Officine Tolau, Lynda l'avevamo incontrata un anno fa. Aveva visto "Occupiamo l'Emilia" e, in vista dell'edizione italiana di "L'idiotie en politique. Subversion et néo-populisme en Italie", era venuta a trovarci a Modena per approfondire alcuni aspetti del nostro lavoro.
Vi riproponiamo qui le sue parole.
E, a conferma ulteriore della sua tesi, ecco qui un post dell'anno scorso.
giovedì 19 gennaio 2012
"Rimetti a noi i nostri debiti", la recensione su giornali e web
Di seguito, invece, la recensione sulla Gazzetta di Modena.
martedì 8 marzo 2011
La velina sfugge di mano
Non ci sono più le veline di una volta. Un tempo era il Partito a decidere quando un politico (militante) doveva intervenire in pubblico; erano i dirigenti del Partito a stabilire le modalità con cui diffondere un messaggio alla stampa; era il quartier generale di quel Partito, insomma, a scrivere un comunicato (la velina appunto). La Lega Nord vuole rinnovare la politica, ribaltando le antiche abitudini.
I fatti: questa mattina – intorno alle 11,30 – il Carroccio di Modena ha inviato alla stampa la nota dal titolo “Troppi sprechi per l’assistenza agli stranieri!” con la presa di posizione del «nuovo Consigliere della Lega Nord in Circoscrizione Centro Storico, Michele Gandolfi» contro il bilancio presentato dall’amministrazione comunale.
Leggiamo i passi salienti del suo intervento.
«Di fronte a una crisi economica» bla bla bla «coloro che amministrano il comune di Modena non hanno saputo tagliare le spese relative al bilancio 2010 e si sono limitati a scaricare le responsabilità sul solito governo centrale». Tra l’altro, continua la nota stampa «per stessa ammissione dell'assessore Poggi, mediamente, tutte le altre amministrazioni comunali dell'Emilia-Romagna spendono il 20-30% per il welfare, il Comune di Modena, invece, si vanta di avere speso ben il 54% nonostante la crisi». E aggiunge: «Allora, bene, se le spese sociali vengono destinate a servizi davvero essenziali, male quando servono a foraggiare clientele e ad alimentare sprechi. Una sensibile fetta di questo non ben definito welfare viene elargito a cittadini stranieri che "non ce la fanno" senza gli aiuti del Comune, e poiché, di solito, queste persone vantano redditi estremamente bassi, hanno quasi sempre la precedenza nell’ assegnazione di molti di questi benefici».
Infine l’immancabile messaggio “accogliente” nei confronti del non-italiano: «La Lega Nord ritiene che lo straniero sia un ospite, che quando rispetta le nostre leggi, ha un regolare lavoro e una residenza decorosa è anche un ospite gradito. Ma deve mantenersi da solo, è impensabile che ogni cittadino straniero che vive in Italia debba essere sussidiato dai servizi sociali del Comune in cui risiede».
Tempo un’ora e mezza e arriva la smentita dello stesso rappresentante leghista. «C'è una frase nel comunicato che io non ho scritto e che è stata inserita a mia insaputa» scrive Michele Gandolfi, il neo consigliere ecc. ecc., in una mail inviata alle redazioni locali e regionali. «La frase di cui non mi assumo la paternità è “Allora, bene, se le spese sociali vengono destinate a servizi davvero essenziali, male quando servono a foraggiare clientele e ad alimentare sprechi”» (che forse era anche la più simpatica!!!). Poi l’ulteriore precisazione: «L'uffico stampa di Lega Nord su mia diretta richiesta invierà a breve il comunicato corretto, dopo avere espunto la frase in oggetto. Infine preciso che anche il titolo del comunicato stesso è stato modificato dall'ufficio stampa, quello da me indicato era "Lega Nord Modena non approva il bilancio del Comune"».
Gandolfi conclude: «Distinti saluti».