lunedì 28 febbraio 2011

Forlì: arrivano i bulli


Non vedremo l’Uomo senza nome con il cappello-western in testa e il fazzoletto verde con il Sole delle Alpi al collo. Non ci saranno pistole fumanti che portano la giustizia in città. Ma tanti militanti del Carroccio che, tenendosi per mano, attraverseranno Forlì in lungo e in largo, per controllare che tutto fili liscio. Per ora saranno solo di supporto alle forze dell’ordine, ma se prima o poi andrà in porto il divorzio con l’Emilia, queste ronde leghiste potrebbero diventare il prototipo della guarda-padana-romagnola.

«Noi riprendiamo in mano il concetto di vigilanza civica – ha detto oggi in una conferenza stampa il parlamentare della Lega Nord Gian Luca Pini –. Nessun Clint Eastwood, pensiamo solo a gruppi formati dalle forze dell'ordine e a loro supporto, ci sarebbero già 20-30 persone disponibili: creeremo le associazioni». Aiuto, le rondeeeee?! «Va bene, chiamiamole come vogliamo: di certo si tratta di un'iniziativa che nulla ha a che fare con la politica» ci tiene a precisare il leghista.

Il progetto di Pini è già in evoluzione: nei prossimi giorni parlerà col ministro dell'Interno, Roberto Maroni, per definire alcuni aspetti pratici (e forse anche legali). «Tra domani e dopodomani: vediamo se basteranno più uomini delle forze dell'ordine o se serve un piano integrato della sicurezza nel territorio, qui mai fatto. La proposta, d'intesa con gli enti locali, vuole essere quella di prevedere alcuni vigilanti civici a supporto delle forze dell'ordine dopo almeno un paio di giorni di formazione. Creeremo le associazioni e ci presenteremo in Prefettura, come prevede il decreto Maroni».

Le zone da monitorare individuate da Pini e dal segretario locale del Carroccio Jacopo Morrone, sono quelle più colpite dalla recente “escalation” micro-criminale: San Martino, Bussecchio, Carpena, Coriano ma anche il centro storico.

Proprio due anni fa – quando per la prima volta vennero proposte le ronde-verdi (un flop!) – Morrone precisò: «I volontari non saranno armati e non gireranno in gruppi, saranno delle semplici sentinelle in possesso di un telefonino, utile per segnalare alle forze di Polizia dello Stato o locali, eventi che possano arrecare danno alla sicurezza urbana ovvero a situazioni di disagio sociale» perciò «l'associazione collaborerà in armonia con sindaco, prefetto e forze dell'ordine e lo scopo sarà quello di ristabilire il senso civico nei cittadini e combattere l'indifferenza».

E per caso lo stesso “senso civico” che intendiamo noi? Il rispetto delle leggi, la fiducia nelle istituzioni, la capacità di cooperare onestamente… “senso” è perché lo senti o lo dovresti sentire, non te lo dovrebbero imporre con le fiaccolate (civiche).

Sarà, comunque a noi piace di più il vecchio burbero Walt Kowalski (Clint Eastwood in Gran Torino) reduce della guerra in Corea che chiama il ragazzino asiatico Thao “Tardo” e “riso lesso”, ma poi lo educa, lo chiude in casa perché così non va fare danni dai teppisti, lo salva e gli dà la possibilità di guardare con più fiducia il futuro. Il rugoso Clint ad un certo punto dice: «La cosa che tormenta di più un uomo è quella che non gli hanno ordinato di fare». E il quartiere sarà per sempre senza bulli.

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