Ormai è chiaro: coerente con il proprio statuto, la Lega è per l'autonomia a 360 gradi.
Fino a includere la secessione dell'apostrofo dalla grammatica, con la libertà dei popoli di piazzarlo un po' dove pare a ciascuno.
Ma finché certe lotte per l'autonomia ortografica riguardano al più gli appassionati di pesca padana, il problema potrebbe esser liquidato in via Bellerio con un'alzata di spalle.
Ben più grave ci pare invece, quando ad essere sfiorato da questa corrente iper-indipendentista - assai forte nel partito - è un mito leghista. Anzi, il Mito per eccellenza: Alberto da Giussano, caduto anch'egli vittima - come dimostra questa specie di postalmarket di gadget padani "Made in Emilia" - del furore autonomista di cui sopra.
In Padania è ormai un caso. E sono già in molti a chiedere che "Bossi intervenga, dio Po!".
O che almeno, deleghi a occuparsi della questione il nuovo responsabile di tutti i media padani, di certo esperto in questioni linguistiche.
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