Un modo per capire - senza filtri - che aria tiri veramente tra il popolo leghista in vista di un appuntamento importantissimo come quello bolognese.
Anche se resta ancora aperta la querelle col PDL - che rivendica per sé la candidatura di coalizione contro il il democratico Virginio Merola - la Lega ha ormai rotto ogni indugio: candidato sindaco del Carroccio sarà il consigliere regionale Bernardini (a cui oggi Repubblica Bologna dedicata un pezzo talmente benevolo da sembrare quasi un clamoroso endorsement - impossibile da credersi - del quotidiano di riferimento del centro-sinistra).
Bossi e Berlusconi, lunedì prossimo, proveranno a sbrogliare la matassa.
Qualunque sarà la decisione (ammesso che arrivi effettivamente all'inizio della prossima settimana), i mal di pancia tra i fratelli/coltelli di PDL e Lega non passeranno certo da martedì.
E potrebbero finire per condizionare pesantemente l'esito del voto per il centro-destra.
PS. Per chi non lo sapesse, il nome di battesimo di Bernardini è di origine etrusca.
Siamo alle solite ... e non riesco a capire (e con me altri) come possano far "breccia", ... eppure ...
RispondiEliminaDiscorsi retorici e populisti mischiati a problemi veri.
Dichiarazioni di promesse mantenute (il federalismo - ma che federalismo è quello votato in questi giorni) e annunci "sconcertanti" (prima i Bolognesi) e "cazzate" (tutti devono pagare il biglietto dell'autobus - serviva un leghista per venire a dirmelo ?!? ma dai !!!).
... il nuovo che avanza ( ... e magari sono tutti ex militanti dei DS o del PCI) ...
Il problema vero è che ... non c'è nessuno che controbatte; punto per punto, argomento per argomento.
Il problema è che, a sinistra, si è persa la capacità di fare politica, di fare scelte strategiche chiare, di essere tra la gente per ascoltare, capire ma anche di educare, discutere.
Alla sinistra non mancano le idee, manca un progetto che le raccolga e le proietti verso un'idea di società condivisibile. Faccio spesso un esempio: wikipedia. Che non è fatta solo dalle centinaia di migliaia di voci che la compongono, ma da un chiaro progetto di "enciclopedia libera e collettiva, realizzata dagli stessi che ne fruiscono, strutturalmente open source, ecc. ecc.". Ecco, è questo che manca al PD, un progetto. Non le singole idee.
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