«Questo testo appartiene al popolo americano». Con qualche enfasi, i ragazzi di Occupy Wall Street sono a un passo dal presentare la prima bozza del loro programma economico, un misto di ricette socialiste europee (welfare dalla culla alla tomba, scuola e università gratuite per tutti), di slogan populisti contro banche, grandi aziende e super ricchi (cancellazione dei debiti, riduzione delle tasse per il 99% degli americani, super aliquote per l'1% dei privilegiati e per i capital gain), di scontate posizioni pacifiste (no alle guerre, abolizione del Pentagono) e di improbabili raccomandazioni di ogni genere e tipo (compresa la sottrazione dei figli ai genitori incapaci di garantire un'educazione adeguata a una non meglio precisata «moralità universale»).
La bozza del Nuovo Statuto Economico del Popolo Americano, «espressione della volontà popolare», «creata da e per il 99%» con un documento di Google lungo 72 pagine letto dal Sole 24 Ore, sarà presentata oggi a New York. Il documento finale sarà ratificato dagli occupanti di Wall Street il 20 novembre, dopo una serie di passaggi che prevedono la continuazione del dibattito, la presentazione di una seconda bozza il 28 ottobre e la stesura del testo finale due giorni prima di un voto popolare che non si sa ancora se sarà telematico oppure nel corso di un'Assemblea generale del movimento in Zuccotti Park.
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La piattaforma dei ragazzi di Zuccotti Park può vantare una partecipazione collettiva e dinamica secondo il principio del crowd sourcing, lo stesso stile di Wikipedia. Le regole per l'elaborazione del documento, bene in vista all'inizio del testo, sembrano dare torto agli intellettuali di New Republic, perché dicono che «le proposte non devono interferire con l'efficiente funzionamento dell'economia di mercato, dello spostamento dei capitali, degli incentivi agli inventori, agli imprenditori, ai consumatori, ma a condizione che siano garantiti i servizi sociali minimi e vere opportunità per il popolo americano».
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Cresce la protesta a Roma in attesa della manifestazione di domani (Fonte: Il Post) |
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